La tossicità del litio sembra coinvolta nella espressione delle proteine G e nella modulazione del legame recettore-proteina G.
Il litio, Li, numero atomico 3, è il metallo più leggero del gruppo 1A ed è usato ampiamente come agente terapeutico (Li2CO3) (I = 0,6-1,5meq/l) nel trattamento dei disordini maniaco-depressivi (disturbo bipolare). È anche usato in alcune applicazioni industriali, dove c’è la possibilità di esposizione (tubi elettronici, ceramiche).Frequente nelle sintesi chimiche. Tossicocinetica viene assorbito rapidamente dal GI, distribuito in tutto l’organismo e presenta alti livelli nei reni, tiroide e ossa. Viene escreto dai reni dove viene riassorbito per 80%. Ha una emivita di 12-27 ore.Il litio nell’organismo esiste come ione Li+. I suoi effetti tossici sono dovuti alla sua somiglianza agli ioni essenziali Na+ e K+ e alla sua capacità di sostituirli in diverse proteine di trasporto. Entra nella cellula attraverso un canale del sodio o uno scambiatore Na+/H+.
Meccanismo d’azione
La tossicità del litio sembra coinvolta nella espressione delle proteine G e nella modulazione del legame recettore-proteina G. è dovuta ad un alterazione del metabolismo cellulare dovuto alla competizione che il Li+ ha nei confronti del K+. LiH è fortemente corrosivo e provoca ustioni sulla pelle :
LiH + H2O LiOH + H2
Il Li2CO3 può causare sintomi neuromuscolari come tremori e atassia (perdita della coordinazione), effetti sul sistema nervoso centrale come ritardo psicosomatico, attacchi epilettici, coma, aumento della sete, sintomi cardiovascolari come aritmia cardiaca, ipertensione e collasso circolatorio, sintomi GI come nausea, vomito, anoressia, sintomi renali come alti livelli di albumina e glucosio nelle urine (albuminuria e glicosuria, rispettivamente). Per esposizione prolungata si hanno effetti nefrotossici cronici e nefrite interstiziale. La cura per sovradosaggio comprende somministrazione di diuretici come amiloride (risparmiatore del K+ per inibizione della Na+/ K+ ATPasi) ed abbassamento delle concentrazioni sanguigne per emodialisi.