L'amianto, o asbesto, è il nome generico di materiali fibrosi molto diffusi in natura. Vediamo la sua tossicità e cosa prevede la legge per la bonifica.
COS'E L'AMIANTO
Il termine amianto (o asbesto) descrive un gruppo silicati che hanno come formula chimica di base comune SiO4. I silicati si distinguono a seconda della complessità dei legami che intercorrono tra i singoli tetraedri - in particolare, a seconda del numero di vertici in comune tra i tetraedri SiO4 (0,1,2,3 o 4), da cui dipende il reticolo cristallino di ogni silicato e la quantità e tipo di metalli in esso presenti. Per es. il Mg3P(Si2O5)(OH)4 presente nelle fibre minerali.
Le tipologie più diffuse sono la crocidolite (amianto blu), l'amosite (amianto bruno) e il crisotilo (amianto bianco). L'amianto ostacola la trasmissione di suoni e calore, resiste alle alte temperature e protegge dalle fiamme, è facilmente filabile (adatto per creare tessuti), leggero e resiste all'attacco corrosivo degli acidi.
La produzione, l'importazione, il commercio, l'utilizzazione di materiali contenenti amianto e l'estrazione dell'amianto stesso sono stati vietati in Italia (Legge 27 marzo 1992, n. 257).
UTILIZZO
In virtù di tali qualità, l'amianto ha trovato vastissimo impiego nella produzione di numerosi manufatti ad uso industriale e civile (il 75% di tutto l'amianto usato in Italia è stato impiegato nel settore edilizio).
Nel settore edile l'amianto è stato largamente usato per la produzione di lastre ondulate in pasta di cemento, conosciute come "Cemento-Amianto" e quindi con il nome commerciale di Eternit (dal nome della tristemente famosa fabbrica che li produceva a Casale Monferrato).
L'amianto veniva altresì utilizzato nella produzione di tubazioni per acquedotti e fogne, nella fabbricazione dei tessuti (attrezzature da pompiere e tute da lavoro), come isolante termico nelle carrozze ferroviarie, nelle autovetture (pastiglie dei freni, frizione), ecc.
DOVE SI CERCANO LE FIBRE DI AMIANTO
L'amianto ha trovato vastissimo impiego nel settore edile per la produzione di lastre ondulate in pasta di cemento conosciute con il nome di "cemento-amianto" e commercialmente con il nome di Eternit perché ostacola la trasmissione di suoni e calore, resiste alle alte temperature e protegge dalle fiamme, è facilmente filabile, leggero e resiste all'attacco corrosivo degli acidi. Ma tale prodotto è stato altresì impiegato anche nelle più svariate produzioni come tubazioni per acquedotti e fogne, nella fabbricazione dei tessuti (attrezzature da pompiere e tute da lavoro), come isolante termico nelle carrozze ferroviarie, nelle autovetture (pastiglie dei freni, frizione e materiali di attrito), pavimentazione negli edifici domestici specialmente nei pavimenti in linoleum ecc...
TOSSICITA'
Inalato danneggia i polmoni e provoca l'asbestosi, una malattia polmonare cronica. L'asbestosi è particolarmente rilevante come fattore predisponente all'insorgenza del carcinoma bronchiale e del mesotelioma pleurico, in particolare nei soggetti fumatori. Il quadro generale è quello di una fibrosi estensiva, cui si accompagnano fenomeni di forte ispessimento pleurico. Nelle aree di fibrosi è possibile rilevare i "corpuscoli dell'asbesto", fibre di asbesto negli spazi aerei che vengono circondate da uno strato proteico ferroso di colore marrone. A livello pleurico la reazione alle fibre si manifesta con versamento (pleurite asbestosica benigna), fibrosi pleurica, calcificazione.
LIMITI DI LEGGE
AMBIENTI DI LAVORO (D.lgs. n. 81/2008)
0,2 ff/cm3= 100 ff/l
in caso di superamento vengo adottate le misure indicate nell’art. 254 deld.lgs. n. 81/2008
AMBIENTI INDOOR, AMBIENTI DI VITA (D. M. 6/9/94)
20 ff/l (MOCF)
2 ff/l (SEM)
MONITORAGGIO AMBIENTALE - Durante l'intervento di bonifica nelle aree circostanti (D.lgs. n. 81/2008)
Preallarme: tendenza verso un aumento
Allarme= 50 ff/l
RESTITUIBILITÀ AMBIENTI BONIFICATI
2 ff/l (SEM)
BONIFICA
Tale registro tenuto presso le ASL consente alle imprese di manutenzione e bonifica di acquisire informazioni sugli edifici contaminati. Hanno priorità di bonifica gli edifici pubblici, le scuole, gli ospedali.
L'intervento è ripartito nelle seguenti fasi:
a) Valutazione del rischio
La presenza di materiali contenenti amianto non implica di per sé condizione di pericolo per gli occupanti. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso è certamente improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto.
b) Metodi di bonifica
Decoibentazione = rimozione dei materiali contenenti amianto. E' il metodo di bonifica più utilizzato in quanto elimina il problema alla radice. Produce però rifiuti comportando costi di smaltimento abbastanza elevati. L'elevato inquinamento che casa nell'ambiente di lavoro, durante la bonifica, richiede personale altamente specializzato e tecnologie adeguate.
Incapsulamento = copertura del materiale che contiene amianto con prodotti penetranti e inglobanti così da determinare una pellicola protettiva tra l'ambiente e la fibra di amianto. Non produce rifiuti e il rischio per i lavoratori addetti è generalmente minore rispetto alla rimozione. Il principale inconveniente è che il materiale contenente amianto rimane nell?edificio, e ne consegue la necessità di un programma di controllo e manutenzione costante.
Confinamento = creazione di una barriera che separa il materiale contenente amianto dalla parte abitata dell'edificio. Il costo è più contenuto rispetto ai precedenti. Il rilascio delle fibre avviene all'interno del confinamento. Rispetto all'incapsulamento, presenta il vantaggio di realizzare una barriera resistente agli urti. Occorre un programma di controllo e manutenzione costante, al fine di mantenere la barriera installata sempre in buone condizioni.
Un intervento di bonifica, ove correttamente eseguito, identifica 3 fasi di analisi di laboratorio delle fibre di amianto:
Prima dell'intervento, per valutare lo stato dei materiali (se vi è rilascio di fibre di amianto nell'ambiente);
Durante l'intervento, per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente circostante da fibre di amianto aerodisperse in misura eccessiva;
Dopo, al fine di valutare la restituibilità del sito bonificato.
Durante la bonifica, i materiali contenenti amianto vanno raccolti in doppi contenitori ed imballando separatamente i materiali taglienti. L'uso del doppio contenitore è molto importante perché, mentre il primo contiene materiale rimosso all'interno del cantiere, il secondo non deve mai essere portato all'interno dell'area di lavoro (così da non consentire alle fibre di amianto attaccate all'esterno del primo contenitore di disperdersi nell'ambiente).